Nei miei viaggi intorno al mondoĀ con Chiara ā non so neanche quanti sono, ma so che sono stati uno piĆ¹ bello dellāaltro ā spesso cāĆØ un terzo , amatissimo, incomodo: suo figlio Toni. Lo ho conosciuto che aveva tre anni, di anni ne sono passati quaranta e per lui sono la zia giramondo, quella per cui, come per sua mamma, il tempo non passa mai. E ancora ci propone rafting in canoa, settimane in barca a vela, trekking in Nuova Zelandaā¦Lo amo incondizionatamente.
Uno dei viaggi piĆ¹ divertenti fatti insieme ĆØ stato in India. Io ero partita per lavoro ā presentavo i quaderni tendenze orafe a New Dehli e Mumbai ā e avevo deciso di prolungare il soggiorno di 15 giorni per visitare il sud, Tamil Nadu e Karnataka. Con Chiara e Toni, che sarebbero arrivati a Mumbai dopo la mia settimana di lusso sfrenato. LāIndia, si sa, ĆØ il paese dei grandi contrasti, per cui io dormivo nel piano executiveĀ dellāHotel Taj Mahal, reception privata, cambio fiori e cioccolatini in camera ogni ora e altre amenitĆ del genere, e fuori cāerano famiglie intere che vivevano ā e morivano Ā – Ā su un rettangolo di cartone, la loro casa. Dopo una settimana di conferenze, ospitate televisive,Ā visite a fabbriche e faraoniche cene, liberarmi di gioielli e tailleur per jeans, sandali e zaino, fu unāinebriante sensazione di libertĆ .
Partimmo alla scoperta del Sud, ragazze con fiori bianchi intrecciati nei capelli, elefanti fantasticamente dipinti che passeggiavano allāingresso dei templi, sarti che ti facevano un guardaroba intero in mezza giornata, colori, rumori, caldo, fiumane di gente. LāIndia che amo.
Una notteĀ memorabile ĆØ stata quella nella tradotta, un treno di seconda classe, cuccette a tre piani, divise solo da tendine, io al terzo piano con lo zaino allucchettato al piede e gli scaracchi degli indiani come sottofondo musicaleā¦e madre e figlio placidi, addormentati, la mattina Ā sembravano usciti da un hotel 5 stelle . CosƬ la volta dopo ā ma quanti treni avrĆ² preso in India? ā decidemmo di regalarci una prima classe. Noi tre e una principessa con un sari bellissimo. Peccato che Toni, da sempre maldestro, ci ha versato sopra metĆ della sua lattina di CocaCola. Ricordo nettamente che la principessa non gradƬ.
Lāapoteosi ĆØ stata quando abbiamo trovato unaĀ āfamily roomā, ovvero una stanza con 15 posti letto!!! C’era solo quella, ma non volevano darcela perchĆ© era troppo cara. Dopo molte insistenze, siamo riusciti a farci dire il prezzo, 15 dollari a notte! Siamo entrati e con voluttĆ abbiamo sparso i contenuti dei nostri zaini sui 15 letti, ballando e ridendo come pazziā¦
Ma dopo trentāanni, ancora mi ricordo quella che ĆØ stata la peggiore notte della mia vita. Ā LāIndia dāestate ĆØ caldissima e anche molto umida, perciĆ² avere un qualcosa che rinfreschi lāaria ĆØ fondamentale per dormire. In quella cameretta di Madurai avevamo ben DUE impianti: aria condizionata e ventilatore a pale. Che fortuna! Appunto. Premetto che sia Chiara che suo figlio hanno la dote di dormire sempre e ovunque, praticamente a comando. Io e Chiara nel letto matrimoniale, lui su una brandina, azioniamo tutti e due i marchingegni e loro, simultaneamente, si addormentano. E io inizio la mia notte da incubo. La velocitĆ delle pale non si comandava, quindi partiva e dopo nemmeno un minuto io parevo Ā Rose sulla prua del Titanic, la chioma scompigliata da un vento fortissimo. Resistevo un poā, ma poi dovevo spegnere. Passavo allāaria condizionata: un pulsante che comandava un enorme cassone, il cui motore partiva sbuffando come unaĀ locomotiva a vapore, in un crescendo di rumore che finiva con una deflagrazione tipo tuono. E io spegnevo per passare alle pale modello bora 100 km orari. Una notte cosƬ, totalmente insonne, ai comandi dei due oggetti infernali. Loro la mattina dopo, freschi come rose, mi dicono: come abbiamo dormito beneā¦anche tu, vero? Il mio vaffanculo penso lo abbiano sentito fino a Madras.