Ero stata a Parigi il Natale del 2021. Sola, col cuore pesante. Non mi era andata benissimo: il pomeriggio della vigilia, in un lungo passage deserto (solo apparentemente) mi avevano rubato il telefonino dalla tasca del giaccone. CosƬ mi ero ritrovata sola, con tutta la mia vita in quel rettangolino- compreso green pass e carta dāimbarco per il volo del 26 –Ā e con una grande voglia di piangere. Avevo fatto un grande respiro, dicendomi: se piangi, aggravi solo la situazione. In albergo miĀ ero cambiata e con la mia bella gonna di seta ero andata al concerto di Natale de La Madeleine, una delle piĆ¹ belle chiese di Parigi. Allāuscita, pioveva con forti raffiche di vento. Quindi, anche lāopzione: potrebbe piovere, si era avverata. Mi ricordo il giorno di Natale con un grande senso di libertĆ : eravamo, io, Parigi, una cartina e la mia voce per chiedereĀ ās’ il vous plaitā¦ā Come ai vecchi, gloriosi tempi in cui si interloquiva solo fra umani, senza intromissioni tecnologiche.Ā Poi tutto si ĆØ risolto e con un poā di iniziativa sono tornata in possesso di green pass, carta dāimbarco e numeri di telefono essenziali (consiglio: una mini agenda cartacea con 10 numeri essenziali per la vita! I famosi ICE (in case of Emergency). Io ancora non ce lāho ma la DEVO FARE!Ā Dunque quest’anno ci ho riprovato: Natale, stessa destinazione e occhi un po’ piĆ¹ aperti. Sola, durante le feste in cui tutti sono felici e in famiglia, poteva essere una tragedia. Ma non lo ĆØ stata. La prima regola, per me, ĆØ: da sola, andare solo in posti belli. La bellezza nutre, fa compagnia. Non fare troppi programmi, ma lasciarsi andare al piacere della scoperta. Fare qualche piccola follia (compatibilmente con le proprie tasche, ovvio!) E, se possibile, un albergo che si conosce, io a Parigi lo faccio da anni. http://www.absolutehotelparis.com, rue de la Fontaine au Roi. piccolo, accogliente, easy e in un quartiere che amo, Canal St Martin.Ā Anche quest’anno piove, anzi diluvia. Bando alla pigrizia e uscire comunque! Andando in zone provviste di portici e di negozi affascinanti dove curiosare e anche, un po’, comprare. Io adoro il Marais, vicinissimo all’albergo e sede di uno dei miei luoghi di sogno: http://mariagefreres.com, in Rue du Bourg Tibourg, con una bellissima sala da tĆØ e un interessante piccolo museo al primo piano. E’ davvero un posto magico, dove perdersi in mille suggestioni e profumi. E, per inciso, ho appena scoperto un piccolo angolo di Parigi a Milano: a lateieraeclettica.it,Ā in via Melzo, vendono tanti tĆØ di Mariage Freres e fanno anche degustazioni.
A cena, un posto dove, in assoluto, il rapporto qualitĆ prezzo ĆØ fantastico:Ā http://BouillonRepublique . Enorme, con un giro vorticoso di clienti, lunga fila fuori, ma da sola, voilĆ , un tavolo lo trovo sempre, a qualsiasi ora! Sapendo di sbagliare ho ordinato il foie gras, arrivato con un pane tostato che il chewing gum ĆØ meglio, ma vabbĆØ. Gli altri antipasti sono meglio! Poi gratin di zucca con fromage bleu (il parente francese del gorgonzola) e noci, buono, e una lemon tarte, buonissima. Un bicchiere di bolle rosĆØ e un conto di 22 euro. Vicino al mio minuscolo tavolo, una mamma e una figlia italo-francesi: chiacchiere assicurate, che fanno sempre piacere, anche se sono abituata da anni a mangiare da sola. Scegliere ristoranti con i tavoli attaccati, se si vuole chiacchierare: funziona! Mangiare da sola,Ā poi, ti permette di osservare gli altri commensali e di immaginare, con un po’ di fantasia, una vita fantastica per ognuno di loro.
La mia stanza al quinto piano con vista sui tetti d’ardesia mi aspetta. Bonne nuit!