ā¦Poi ci sono le Ā cene strane, buffe, assurde, ritardatarie, impossibili per luoghi orari e menu. Una sera sono a cena dalla mia amica Stefania, stilista bravissima e donna affascinante. Mr Lustrini ĆØ a Milano e alberga da me, ma sta registrando Ā una trasmissione dove in genere ĆØ prevista Ā la pausa cena. Quindi io, tranquilla, mi appresto a godermi le squisitezze della padrona di casa e la compagnia degli amici. Sto per mettere in bocca la prima forchettata quando, drinnnn, cellulare āAh MarƬ hanno appena detto che non si fa pausa, siamo troppo indietro, si registra fino a tardiā¦ che, me puoi lasciĆ qualcosa da mangiare?ā Ā Immediatamente poso la forchetta sul piatto e dico alla mia amica: non ti arrabbiare, resto qui con voi, ma non posso mangiare, devo farlo con LUI piĆ¹ TARDI. Mi hanno guardato come se fossi matta. La mia amica, mossa a pietĆ mi ha dato il doggy bag con tutte le sue squisitezze e io ho mangiato con lui. Alle due del mattino. Lāamore? La grullaggine? Ambedue? Ah, saperloā¦Ā Unāaltra volta, io dormo profondamente, lui torna, mi sveglio, confessa che non ha mangiato, mi alzo, apparecchio eā¦ cuocio costolettine di agnello. Stavolta erano le tre, sempre del mattino.Ā Considerando che avevo in frigo prosciutto e melone, sono decisamente masochista! Ma a lui le costolettine piacevano tanto!
Un discorso a parte meritano le cene del nostro anniversario. Quello che ricordo con piĆ¹ tenerezza ĆØ quello festeggiato in casa nuova, dove mi ero trasferita da due, dico DUE giorni e la casa era completamente per aria, piena di scatoloni da aprireā¦un caos! E qui entrano in gioco le amiche, una vera squadra, da sempre la mia forza! Una dĆ lāaspirapolvere e si precipita a comprare delle tendine qualsiasi dai cinesi che attacca con le puntine da disegno (poi arriveranno le preziose tende della nonna austroungarica), unāaltra arriva con spezzatino e patate, una mi fa recapitare il dolce, io scendo a comprare lo champagne e la serata ĆØ fatta. Poi, negli anni, lo abbiamo festeggiato ovunque, da Parigi a Londra a New York Ā Ā a Barcellona a Oporto, e ovunque io ho fatto arrivare la torta con la candelina e i numeri giusti sopra! Lo so, sono specialista nel rompere le scatole, me lo dicono tutti. Telefonate incrociate fra alberghi e ristoranti, amici che disgraziatamente si trovano in loco: fatto sta che ci riesco sempre.
Dalle stelle alle stalle, le cene di questo lockdownā¦.Io in Sardegna da sola, un freddo tremendo, di venire qui per lui neanche a parlarne, uno che mette il riscaldamento a 27 gradiā¦e allora vado io a Roma, nel mio solito b&b, dove posso contare su una stanza con bagno e basta, niente aree comuni, in camera solo un bollitore. Comunque io arrivo con lo champagne, lui ha un tartufo bianco : ĆØ la nostra cena di Natale!. Il resto tutto da inventare. Ristoranti chiusi. Io mi porto piatti , posate e tovaglioli rossi, corrompo la padrona con cui negli anni siamo diventate amicheĀ e mi faccio dare una piastra elettrica, la attacco sul comodino, compriamo una pentola, tagliolini e burro et voilĆ , tartufo e champagne trovano una degna cornice sui piatti di plastica appoggiati su una mensola!Ā Lāimportante ĆØ crederci, sempre, e anche una zucca si trasforma in una carrozza fatata.ā¦