Grazie Ganesh! Incredibile India

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Kerala, agosto 2016, sono alla fine del mio viaggio da sola. Ho viaggiato in treno e in tuk tuk, arrivando sempre felicemente a destinazione. A Kochi ho fatto amicizia col gestore del b&b, che si offre di accompagnarmi alla stazione e aiutarmi a trovare il treno giusto. Devo tornare Ā a Trivandrum, nella clinica ayurvedica dove sono stata qualche giorno e dove ho lasciato la valigia. La mattina dopo alle 8, il volo intercontinentale che mi riporta a Milano. Nella stazione di Kochi c’ĆØ il solito enorme casino che contraddistingue questa nazione. Il mio amico va, si informa, torna sicuro con il MIO binario. Mentre ci stiamo dirigendo lƬ, capto al microfono una voce che dice “Trivandrum, railway n 4”. Ā ā€œNo no non ti preocupare, non ĆØ il tuo!ā€ Ok. Salgo sul treno indicato da Syiad, mi siedo al mio posto. Dopo un’ora, passa il controllore, guarda il biglietto, me, e sentenzia: ā€œMadam this train no good!!!ā€ E io, anche un po’ piccata: PerchĆØ no, questo ĆØ il mio posto, guardi! E lui: Madam, this train NO Trivandrum, but Mumbay!!!

Rimango paralizzata, riesco a chiedere a che ora a Mumbay? Domani alle 14.30. Sono le 15.30. Ok, seconda domanda: e ora cosa faccio? Scenda alla prossima fermata, XXXYYYY, fra un’ora. Ok e poi? Sul suo viso si stampa un’espressione: beh saranno cazzi tua, io che c’entro???? Due minuti di terrore, poi chiamo al cellulare Ā Syiad. Mi hai messo sul treno sbagliato. E ora? Il mio tono ĆØ abbastanza disperato. Lui riflette un attimo e dice: ti vengo a prendere io, arriverai a Trivandrum. Con cosa, col tuo tuk tuk???? No, organizzo una staffetta di taxi. Scendo alla stazione di XXXYYY, in mezzo al nulla. Dietro di me un poliziotto con la famiglia, che ha seguito la conversazione, mi offre di pernottare da lui. Gli spiego che non posso. E iniziano le ore Ā piĆ¹ lunghe della mia vita. Sono nella sala d’attesa femminile, pian piano tutte se ne vanno, diventa buio, arriva il poliziotto che mi guarda dubbioso, io comincio ad avere brutti pensieri: devo viaggiare tutta la notte con uno che non conosco, che di sicuro arriva con due tre amici, e se mi derubano e mi ammazzano?

Finalmente alle 8 di sera arriva con due amici. Inizia il ā€œviaggio della speranzaā€. PerchĆ©, mentre le rotaie sono lineari e il treno passa anche sotto le gallerie, beh, le macchine no! Quindi non sappiamo quanto ci metteremo, in India non ci sono certezze , soprattutto sui tempi di viaggio. Peccato che, invece, il mio aereo della mattina dopo sia certo, certissimo!

A un certo punto cambiamo taxi, i suoi amici non possono guidare tutta la notte. Altra macchina, altra coppia di driver. Finisce che cantiamo a squarciagola tutti e quattro le canzoni americane della radio, all’una mangiamo ali di pollo piccantissime e alle 3 e mezzo del mattino, miracolo, sono nell’albergo di Trivandrum, ho il taxi alle 5.30 per l’aeroporto. Ho dormito di nuovo solo la notte dopo, nel mio letto di Milano. Syiad l’ho ringraziato dandogli una bella somma per aprire il suo personale b&b. Certo, era colpa sua, ma poteva anche dirmi: arrangiati! E invece si ĆØ fatto dodici ore di viaggio per aiutarmi. Ergo, noi donne sappiamo districarci da OGNI SITUAZIONE. E, grande insegnamento, non fidarsi mai di NESSUNO!!! Solo di noi stesse. E voi, da quale grande casino vi siete tirate fuori, viaggiando? Mi piacerebbe saperlo

P.s.: grazie Ganesh, dio che rimuove gli ostacoli!